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Come scegliere una macchina per il caffè

Fermarsi cinque minuti per gustare un buon caffè è senza dubbio una delle attività predilette dalla popolazione italiana. Questa bevanda è spesso presente nelle colazioni, magari accompagnata ad una tazza di latte e dei biscotti, ma viene spesso consumata anche dopo il pranzo e più raramente dopo cena. Quelli che non possono proprio fare a meno della caffeina arrivano a prendere anche 4 o 5 tazzine di caffè al giorno, magari unendo le situazioni precedenti alla pausa di metà mattinata al lavoro e/o ad un break pomeridiano.

Macchine per il caffè, le varie tipologie

Data la diffusione così marcata della passione per il caffè, ci si interroga spesso su quale sia la modalità migliore per prepararne uno all’altezza delle aspettative, dal punto di vista del gusto ma anche dell’intensità e della robustezza. Nella maggior parte delle case non manca mai una moka classica, che molte volte è stata “ereditata” addirittura da nonni o bisnonni: la tradizione vuole che siano proprio queste macchine, specialmente se datate, a fare i caffè migliori. Tuttavia, negli ultimi tempi, anche molte famiglie hanno deciso di dotarsi di una macchina per il caffè praticamente identica a quella che troviamo nei bar, che producono un ottimo espresso e per le quali si possono trovare facilmente ricambi su www.crel.it.

Le tipologie di macchine per caffè sono essenzialmente quattro: oltre alla macchina manuale, abbiamo quindi la macchina automatica, quella a cialde e in alternativa la macchina a capsule. La macchina manuale è ovviamente quella che permette di gustare un caffè a costi decisamente contenuti, dato che si utilizza il caffè macinato da dosare e pressare in un filtro posto nel manicotto, che si va poi ad agganciare al corpo della macchina effettuando un’adeguata rotazione (attenzione a chiudere bene).

Il sistema di pressione consentirà al caffè di emergere e riempire tutto il vano, fino alla quantità desiderata. La caratteristica fondamentale per far sì che il caffè sia gustoso e denso è quella della dosatura, unitamente alla pressatura: meglio si fa questo passaggio, più buono sarà il caffè. La qualità dipende anche dalle peculiarità di ogni miscela.

Le macchine automatiche sono sostanzialmente un’evoluzione delle macchine manuali. In sostanza, l’utente può programmare l’uscita del caffè fino al livello desiderato: quando il livello del caffè avrà raggiunto la soglia, l’erogazione si fermerà automaticamente. Il grande vantaggio è quello di poter attendere l’uscita del caffè senza preoccuparsi di “bruciarlo”, anche se ovviamente queste macchine costano di più rispetto a quelle manuali e sono un pochino più ingombranti.

Macchine a capsule, vantaggi e svantaggi

Le macchine a cialde sono piuttosto simili a quelle manuali. La differenza principale sta nel manicotto, che ovviamente è pensato e realizzato per accogliere la cialda e non il caffè macinato. Questa tipologia facilita l’operazione all’utente, che non dovrà dosare e pressare il caffè: basterà semplicemente posizionare la cialda, favorendo anche una pulizia molto più rapida ed efficace. La qualità è la stessa del caffè macinato? Anche in questo caso dipende dalla miscela: molto spesso le cialde non garantiscono un livello altissimo, ma restano comunque una buona soluzione.

La tipologia che sta riscuotendo maggiori consensi è sicuramente quella a capsule, molto venduta sul mercato. Questo largo successo è determinato soprattutto dal funzionamento estremamente semplice e intuitivo: basta posizionare la capsula nell’apposito scomparto, richiuderlo e avviare l’operazione schiacciando semplicemente il bottone.

Una volta erogato il caffè, la capsula verrà automaticamente espulsa in un altro scomparto e potrà essere facilmente rimossa. Sebbene la qualità di diverse miscele sia di buon livello, il costo è ovviamente più elevato rispetto alle macchine tradizionali, dato il costo di ogni singola capsula: per coloro che bevono molti caffè al giorno non è esattamente la soluzione migliore, in quanto alla lunga potrebbe rivelarsi una spesa considerevole.

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