Nel corso della vita, possono accadere degli eventi imprevisti che portano all’impossibilità da parte del debitore di rimborsare le rate del prestito contratto (es. un problema di salute o la perdita di lavoro).
Il creditore può giungere a chiedere al Tribunale un atto di espropriazione che tolga al debitore la proprietà dei propri beni immobili, in modo che siano venduti all’asta al fine di ottenere soddisfazione alle proprie pretese.
Saldo e stralcio immobiliare: perché è così vantaggioso?
Il saldo e stralcio immobiliare è un accordo stragiudiziale (ovvero che si svolge fuori dalle aule del tribunale) che consente la chiusura di una posizione debitoria nei confronti dei creditori attraverso il pagamento di una somma minore di quello dovuta in origine.
Allo stesso tempo il debitore trova un soggetto interessato ad acquistare l’immobile, ottenendo la somma necessaria a soddisfare il creditore.
Per questa ragione è una procedura molto apprezzata, siccome permette di risparmiare sulle spese giudiziali altrimenti da sostenere.
Il debitore ovviamente è molto propenso a ricorrere a questa pratica, siccome il valore del debito che si concorda di saldare può essere di molto inferiore al valore di partenza.
Da parte sua, il creditore è ben disposto a ricorrere a questa pratica se l’alternativa è il pignoramento del bene immobile e la sua vendita all’asta.
Questo genere di procedure infatti prevede tempi molto lunghi (in alcuni casi, anni) e nessuna garanzia sull’esito della vendita.
Il prezzo dei beni immobili pignorati e venduti all’asta in genere si aggira sul 30/40% in meno rispetto al valore di mercato.
Inoltre se una seduta d’asta finisce deserta, il giudice può decidere di rimetterlo in vendita affinché il creditore possa trovare soddisfazione alle proprie pretese.
Ciò comporta una riduzione del 25% sul prezzo vendita di partenza a ogni seduta d’asta.
Il creditore che accetta la proposta di saldo e stralcio può entrare in possesso di una somma dall’importo sicuro in tempi brevi, anziché attendere gli incerti esiti – sia nei tempi che nei ritorni – di vendita all’asta.
Con il stralcio e stralcio, il debitore viene liberato da ogni procedura a suo carico.
36 mesi dopo l’ultimazione della procedura, il debitore viene cancellato dalla Centrale dei cattivi pagatori: in questo modo può richiedere nuovi finanziamenti e aprire nuove carte di credito.
L’acquirente può raggiungere invece un considerevole risparmio e dei tempi necessari per l’acquisto dell’immobile.
Saldo e stralcio immobiliare: cosa devi sapere
La procedura di saldo e stralcio permette di intervenire prima della vendita all’asta permettendo al debitore di estinguere il proprio debito e di vedere al bene per un importo che generalmente permette di chiudere una volta per tutte i debiti pendenti.
Il saldo e stralcio immobiliare è una procedura win win per tutte le parti in causa, ma a patto di porre attenzione ad alcuni dettagli importanti. In generale, per non sbagliare, meglio appoggiarsi all’esperienza di consulenti immobiliari capaci di trattare per ottenere migliori condizioni di stralcio e per gestire la trattativa senza errori.
Il saldo e stralcio non è un diritto che spetta al debitore quanto di un accordo che viene concesso dall’altra parte in gioco. Si tratta di un accordo che il creditore stabilisce se concedere oppure no in base alla propria convenienza e alla possibilità di rientrare in possesso del proprio credito secondo altre strade.
Devi assicurarti di ricevere dai creditori coinvolti nella procedura devono rilasciare un documento di rinuncia agli atti che impedisca loro di portare avanti delle pretese basate sul titolo di credito di partenza.
Tutti i creditori infatti devono accettare l’accordo, in modo che nessuno possa tornare ad aggredire il patrimonio del debitore.
La migliore soluzione per chiudere i debiti con il saldo e stralcio consiste nell’affidarsi a consulenti professionisti qualificati in grado di aiutare a gestire la negoziazione e la fase di accordo.
I consulenti immobiliari si occupano di gestire la trattativa con i creditori con le proprie capacità di negoziazione per ottenere condizioni più vantaggiose di quelle che potrebbero ottenere i privati (si può arrivare anche alla riduzione del 40/50% sul debito originale).