Che cos’è il sovraindebitamento? Si tratta di un concetto collegato strettamente alla difficoltà di pagare i debiti. Si applica in maniera particolare quando il soggetto debitore è un consumatore, quindi non può andare incontro al fallimento. In una situazione economica come quella attuale, in cui spesso molti si trovano in difficoltà nei pagamenti, torna di attualità questo argomento, perché può capitare che un consumatore o una piccola impresa non riescano ad affrontare la mancanza di equilibrio tra la loro disponibilità economica e i debiti che hanno contratto.
Quando si parla di esdebitazione
È stata fatta una legge molto specifica sul sovraindebitamento, in modo che si possa permettere al consumatore o alla piccola impresa, comunque in generale al debitore, di pagare per quanto gli è possibile e dargli la possibilità di cancellare il debito.
In questa situazione si parla di esdebitazione, che consiste appunto, per chiarire meglio, in una cancellazione del debito che non è stato ripagato in maniera completa. Tuttavia, nonostante i due concetti sembrerebbero simili, l’esdebitazione non è da confondere con la sanatoria del debito.
Chi può accedere alla procedura di sovraindebitamento
Ma chiariamo in maniera precisa chi può accedere a questa procedura. Abbiamo parlato di soggetti che non sono fallibili. Infatti esistono delle particolari categorie di debitori per i quali non si può parlare di vero e proprio fallimento, ma che comunque possono manifestare una certa difficoltà nel restituire ciò che hanno preso in prestito, come le somme di denaro che, per un motivo o per un altro, non riescono più ad onorare.
Rientrano in questa categoria di debitori i consumatori, che sono le persone fisiche che non hanno partita IVA.
Possiamo annoverare fra questi debitori anche le piccole imprese che hanno un fatturato inferiore a 200.000 euro l’anno e debiti inferiori a 500.000 euro. Poi ancora la categoria comprende le aziende agricole, gli enti no profit, le start up che operano all’insegna dell’innovazione e i professionisti, in particolare quelli che sono iscritti a degli albi.
Quali procedure si possono seguire
Per arrivare all’esdebitazione del debitore, purché venga provato che il debitore non abbia agito nel senso della frode, si possono seguire varie procedure.
Fra queste possiamo ricordare la procedura di ristrutturazione dei debiti per le persone fisiche. Detta anche piano del consumatore, consiste nel proporre un piano di pagamenti equilibrato rispetto al reddito.
Poi anche il concordato minore riservato alle imprese e ai professionisti. Consiste nel proporre ai creditori un piano sostenibile che diventa effettivo soltanto se gli stessi creditori lo votano per almeno il 60%.
Ricordiamo ancora la liquidazione controllata del sovraindebitato, in cui i debiti vengono pagati con la liquidazione del patrimonio.
Infine possiamo fare riferimento all’esdebitazione del debitore incapiente, un processo riservato ai debitori che non hanno patrimoni o redditi stabili che dimostrano di essere meritevoli e che possono cancellare tutti i debiti senza versare alcuna somma di denaro.
A questi piani si può accedere in ogni fase del debito, già anche quando iniziano i primi problemi e le prime difficoltà nel pagamento, prima già che i creditori si rivolgano ad aggredire il patrimonio.