Start up: cosa sono, come aprirle e i modelli di società

Start up: cosa sono, come aprirle e i modelli di società

Le start up sono delle società a responsabilità limitata innovativa. I provvedimenti i decreti riguardanti questo tipo di società sono in vigore dal 28 giugno 2013. E’ possibile iniziare con un capitale ridotto stimato da 1€ fino a 9.999€. Gli utili non sono distribuibili tra i soci ed il fatturato annuo non deve superare i 5 milioni di euro. Oltretutto il 15 % del fatturato deve essere re-investito in operazioni di ricerca e sviluppo tecnologico, in modo da garantire la continuità di un’azienda start-up. È possibile godere di agevolazioni fiscali come l’esenzione dall’imposta di bollo, da diritti di segreteria e quota annuale destinata al rinnovo della società nel registro delle imprese. Di seguito le informazioni sulle nuove start up.

I tipi di start up

Come già accennato, le start up si occupano di nuove tecnologie ed innovazione. Secondo i dati raccolti nel progetto “Mind The Bridge Seed Quest”, le startup si possono dividere in 3 macro categorie.

La prima viene chiamata techno startupper e viene aperta con capitali modesti da giovani studiosi o ricercatori provenienti dal campo della tecnologia. Sono presenti dei co-fondatori che si occuperanno di inserire la start up nel mondo del lavoro e creare una nuova generazione imprenditoriale.

Il secondo tipo di start up è formato da ex-impiegati o giovani freelance che lasciano il mondo del lavoro da dipendenti, per entrare come liberi professionisti. A capo di una nuova società non ci sarà una sola persona, ma verrà gestita da più fondatori.

Il terzo e ultimo tipo di impresa viene chiamata start up scalabile. Di grande impatto sul mondo del lavoro, è guidata da imprenditori esperti che vogliono investire nel campo delle nuove società e tecnologie. Sono capaci di attrarre capitali non indifferenti e cercano di raggiungere il successo grazie all’esperienza.

Come aprire una start up

Per aprire una start up dovrete seguire l’iter burocratico italiano. Come una normale attività, dovrete recarvi presso la camera di commercio della vostra provincia e aprire una partita Iva per start up con relativo codice ATECO riguardante il regime fiscale da adottare.

In seguito dovrete scegliere un locale ad uso commerciale e istituirlo a sede operativa. Una volta fatto ciò sarete pronti a cominciare la vostra nuova attività. Godrete di regime fiscale ridotto, a patto di rispettare tutti i requisiti richiesti ed aver inserito il giusto codice ATECO al momento dell’apertura della partita iva.

I modelli di società start up

Oltre al regime fiscale ridotto, la start up si può avviare anche attraverso altre modalità. Il codice civile italiano prevede che questo tipo di attività possono essere sia società per azioni (S.P.A.), società a responsabilità limitata (S.R.L.), sia società a responsabilità limitata semplificata (S.R.L.S.) ed infine anche sotto forma di cooperative. La legge italiana, in merito, dichiara:

Società di capitali di diritto italiano, costituita anche in forma cooperativa, o società europea avente sede fiscale in Italia, che risponde a determinati requisiti e ha come oggetto sociale esclusivo o prevalente: lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico.