Fisioterapisti, una professione in trasformazione
Tante le sfide per i fisioterapisti di domani, soprattutto per quelli che scelgono di seguire la strada della libera professione e che devono districarsi tra pratiche amministrative. Non solo fattura elettronica, per la quale c’è una pratica e funzionale soluzione come il programma per fatture Easyfatt di Danea, ma anche l’ istituzione dell’Ordine, possibili procedure di iscrizione, implicazioni normo-giuridiche ed economiche alle novità introdotte con la legge Gelli-Bianco 24/2017 sulla responsabilità professionale.
E ancora: prospettive occupazionali per i liberi professionisti, come utilizzare al meglio gli strumenti del marketing e come rispondere alle normative relative alla protezione dei dati personali. Tutto questo è sul piatto nel corso del FisioForum 2018 che si svolge a Roma grazie all’impegno dell’AIFI, Associazione Italiana Fisioterapisti.
Questione di Ordine
I fisioterapisti rappresentano una fetta sempre più consistente e importante dell’attuale Ordine dei Tecnici sanitari di radiologia medica, dove sono confluiti anche in seguito alle novità introdotte con la legge 3/2018 sul Riordino delle professioni sanitarie. A poco meno di tre mesi e mezzo dall’avvio delle procedure, infatti, sono 77 mila i professionisti iscritti: di questi oltre 34 mila sono fisioterapisti.
Un numero in crescita, sempre più vicino ai 50 mila che rappresenta la base per procedere all’istituzione di un Ordine autonomo, proprio. Il numero due dell’Aifi, Simone Cecchetto, ha commentato così: “E’ un numero estremamente interessante. Per noi è la rappresentazione di una forte adesione della base professionale rispetto a questo momento storico con la nascita dell’Albo dei fisioterapisti all’interno dell’Ordine. E’ una forte sfida perché dietro ognuna delle 34mila domande ci sono delle persone e dei titoli che devono essere attentamente valutati in questa fase delicata: attraverso un’analisi molto precisa abbiamo, per la prima volta, la possibilità di dire chi è un fisioterapista e chi non lo è”.
Professionisti tutti in linea
Sulla stessa linea d’onda è anche il presidente di Conaps, Antonio Bortone che riguardo ai numeri spiega: “Un grandissimo successo che nessuno riteneva possibile. Non abbiamo voluto un ordine per pagare una tassa in più, ma come investimento su noi stessi per il futuro: per questo dobbiamo sollecitare le giovani generazioni a fare meglio e di più per la professione.
Il risultato concreto ottenuto con le preiscrizioni, il primo di tanti altri, lo abbiamo ottenuto per amore della professione e perché altrimenti avremmo corso il rischio di una revisione storica, di tornare all’antico e di bloccare lo sviluppo di una professione che serve sempre più alla comunità”.
“Finora abbiamo rappresentato i fisioterapisti – aggiunge Patrizia Galantini, tesoriera nazionale dell’Associazione – e fino al settembre 2019 saremo ancora l’associazione maggiormente rappresentativa della categoria con i nostri circa 12 mila iscritti: un traguardo immenso per noi ma che non è sufficiente se lo confrontiamo con i circa 65mila professionisti presenti in Italia secondo la stima del nostro censimento”.
Ordine e normativa
Alla due giorni organizzata dall’Aifi non si è discusso solo di Ordine ma anche dell’impatto che le normative più recenti, come quella relativa alla tutela dei dati personali, hanno sul futuro della professione. Per Cecchetto: “E’ stata una giornata estremamente dinamica, ricca e interessante come il contesto in cui ci siamo inseriti. E’ la prima volta che AIFI partecipa a un evento di così grande portata e per noi è stata l’occasione di arricchimento reciproco.
Abbiamo cercato di presentare cosa AIFI ha fatto per gli Albi e gli Ordini della professione, rispondendo alle tante domande che stanno ‘aleggiando’ sui social e nella base professionale. Con il workshop dedicato ai liberi professionisti, invece, abbiamo dato alcune indicazioni molto pratiche e operative ad esempio sulla fatturazione elettronica, sul GPDR, sul marketing e sulla responsabilità professionale”.